Pubblico questo testo, scritto da un blogger, che trovo interessante, almeno come spunto di riflessione –
Sviluppo Controintuitivo
Quello che molti pensano, quello che è più facile ed ovvio pensare, è che il cervello, come il resto del corpo in genere, tendi nel suo sviluppo alla complessità. Quando nasciamo siamo incompleti, questo è palese, eppure non è ben chiaro in cosa; abbiamo tutti gli arti, ogni parte del corpo è al suo posto, l’apparato locomotore è formato anche se fragile, eppure qualcosa non ci permette di essere quello che poi saremo da li a pochi anni. Lo sviluppo insomma è un processo che tende verso una forma di specificazione, di definizione, ma non per forza verso la complessità. Mentre lo scheletro tende alla robustezza e all’ispessimento il cervello sembra procedere nel verso opposto: al momento della nascita infatti il numero di neuroni (cellule del sistema nervoso) sono decisamente maggiori rispetto all’adulto. Dunque quello che permette al bambino di acquisire la vista non è l’arricchimento neuronale, bensì il contrario, la perdita di neuroni superflui e solo verso i cinque mesi il cervello raggiunge il giusto numero di cellule (che è poi il medesimo dell’adulto). Questo discorso vale naturalmente anche per altre regioni e non solo per il numero di neuroni ma anche per le loro connessioni. Insomma, la maturazione cerebrale è l’esatto opposto di quello che si credeva e (fuori dall’ambito scientifico) si crede ancora, e chissà se la chiave della nostra relativa ignoranza, riguardo i meccanismi ancora ignoti del sistema nervoso centrale, non sia appunto questa controintuitività legata all’organo per eccellenza.
fonte: http://pensierointero.ilcannocchiale.it/2006/09/24/sviluppo_controintuitivo.html testo di “pensierointero” Andrea. 24 settembre 2006